Siamo sognando, ci vediamo presto 🚣‍♀️

Cara/o lettrice/lettore e compagna/o amante del canottaggio,

Quando ho iniziato a scrivere le 10 Lezioni del Canottaggio e L’Acqua- I, ero solo una studentessa della vita che cercava di apprendere e incarnare la saggezza dell’Acqua e del Po. Non avevo idea che questo blog sarebbe nato di conseguenza. Da allora, attraverso le centinaia di uscite e due battesimi sul Po, ho ricevuto così tanto – una connessione con il Divino, rispetto per me stessa, fiducia in me stessa, un mentore, amicizia, supporto, una ‘casa’.

Inizialmente questo blog è stato creato nel tentativo di migliorare la mia competenza in italiano, consolidare il mio apprendimento come principiante di canottaggio e condividere risorse preziose con altri principianti di canottaggio di lingua italiana in tutto il mondo (in modo che non dovessero commettere i miei stessi errori).

Questo è iniziato con articoli tecnici su consigli e tecniche di canottaggio scritto principalmente da il mio primo Coach Ema, così come riflessioni non tecniche sul canottaggio scritte da me incentrate sulla filosofia di vita e la crescita personale che collegavano le mie attuali esperienze di canottaggio con intimi ricordi del passato.

Tuttavia, in vero stile “da cosa nasce cosa”, sia questo blog che io siamo cambiati. Innanzitutto, Non posso più definirmi un principiante, perché altri hanno riconosciuto la mia competenza tecnica, ora sono almeno decente. Non posso più dire che sono una non-atleta, poiché ora sono la persona più atletica che sia mai stata nella mia vita, anche se questa non è mai stata la mia priorità.

Cosa più importante, originariamente pensavo che questo blog fosse una collaborazione. In un certo senso, poiché continuo a ricevere supporto in molti modi (attraverso Coach, il mio mentore, amici, altri canottieri del mio club) lo è ancora. Ma non è più quello che avevo immaginato, perché all’Arte del Canottaggio manca un direttore tecnico.

Sebbene io sia competente nella scrittura di articoli logici e tecnici, dopo 7 anni di conduzione di ricerche qualitative e quantitative, analisi e interpretazione di dati e stesura di rapporti che raccolgono intuizioni strategiche, ho realizzato che questa non è la chiamata del mio cuore, e non è qualcosa che voglio fare per il resto della mia vita.

Nel profondo, sono un’artista, una creativa, una narratrice e una sognatrice grande. Vedo la bellezza nel mondo e tutto ciò che è possibile negli altri e in me stessa, ed è mia vocazione essere il veicolo per questa bellezza e potenziale da manifestare attraverso varie forme: parole messe insieme per evocare un sentimento, colori, linee e forme per suscitare ricordi, video, altre creazioni, design di magliette per chi si alza presto, calzini, cartoline per Silverskiff, a volte anche cibi, come Biscrudi.

Per me, il canottaggio non è uno sport, è una bellissima forma d’arte – bella come la danza, e le quattro stagioni del canottaggio, e ogni minimo dettaglio della vogata è qualcosa da ammirare, da perfezionare, studiare attentamente, da qui il nome: Art of Rowing.

mostrato da 4 Bravi Soci dei Cerea: Jamaica, Agi, Edo e Maurizio

Cosa più importante, è una spettacolare forma d’arte che offre l’opportunità di fondersi con la grande Natura e Il Sorgente, offrendo segreti sul modo migliore di vivere la propria vita. Almeno, è così che l’ho sperimentato.

Questo modo di vedere è piuttosto poco ortodosso, come molti dei post più recenti che ho scritto sul blog. Leggendoli, potrei essere etichettata come pazza, persino. Ma con ogni anno che passa e ogni nuovo colpo che faccio, il canottaggio mi ha aiutata a diventare sempre più onesta con me stessa e con gli altri. È bello vivere e remare in questo modo: ‘Tira nen, vuga bin’, leggero e libero, senza pretese, anche se agli altri sembra una follia.

E così, noi (Io, mentre mi riunisco con Il Sorgente), con l’arrivo della primavera, ci prendiamo una pausa, torniamo al tavolo da disegno, per chiarire e sognare la visione di ciò che Art of Rowing potrebbe essere, andando avanti, come ho imparato da uno dei miei film preferiti, Waking Life:

Ultimamente è stato difficile per i sognatori. Dicono che sognare è morto, che nessuno lo fa più. Non è morto, è solo che è stato dimenticato, rimosso dal nostro linguaggio. Nessuno lo insegna quindi nessuno sa che esiste. E il sognatore è condannato all’oscurità.

Beh, io sto cercando di cambiare tutto questo, e spero che lo stia facendo anche tu. Sognando, ogni giorno. Sognando con le nostre mani e sognando con le nostre menti. Il nostro pianeta sta affrontando i problemi più grandi che abbia mai affrontato, da sempre.

Quindi qualunque cosa tu faccia, non annoiarti. Questo è assolutamente il momento più emozionante in cui avremmo potuto sperare di essere vivi. E le cose stanno solo iniziando.”

Forse non ci saranno più articoli tecnici, forse questo è davvero un progetto che devo intraprendere da sola, per il momento non sono sicura.

Anche se la vediamo diversamente, nel nostro cuore l’amore per il canottaggio è lo stesso. Puoi ancora trovare tutti i vecchi articoli qui, e filtrarli per i tag pertinenti.

A presto,

Wenlin

Iscriviti

Iscriviti e ricevere notifiche di siamo tornati: